sabato 22 giugno 2013

DIY: Idroponica!

Visto che il meteo mi è avverso e il mio orto è praticamente morto causa troppa pioggia e grandine (ha ricevuto qualcosa come il quadruplo dell'acqua che avrebbe dovuto negli ultimi 2 mesi) ho deciso di spendere qualche soldo e allestire un piccolo set di coltivazione idroponica.
Cos'è la coltivazione idroponica? Sostanzialmente è un metodo di coltivazione per cui i nutrienti alla pianta sono portati dall'acqua e non dal terreno. Questo vuol dire che in questo tipo di coltivazione non si usa la terra ma substrati neutri come la fibra di cocco, la perlite o l'argilla espansa (quelle palline leggere che si usano anche per coprire le radici degli alberi nei vasi).

Tutte le foto della mia esperienza sono pubblicate sulla mia pagina facebook. Andate a visitarla!

Per prima cosa vediamo un po' di teoria.
La coltivazione idroponica non è unica, ma ne esistono di diversi tipi che sfruttano tecniche diverse ed hanno diversi costi (ma anche diverse rese!). Quella che ho scelto io viene chiamata ebb & flow (o flood and drain): le radici sono sommerse a tempi alterni da una soluzione di acqua e nutrienti così da poter crescere in salute. Ovviamente la soluzione non va cambiata tutti i giorni, ne la pianta va innaffiata; tuttavia la soluzione va cambiata (o meglio, rimessa: con questo tipo di coltura la crescita è talmente veloce che le piante possono arrivare a "bere" anche più di 5 litri di soluzione al giorno!) al massimo ogni 10-12 giorni per evitare la formazione di alghe. Inoltre sempre per prevenire la proliferazione di alghe il contenitore della soluzione deve essere oscurato, mentre per prevenire la proliferazione di funghi le radici vanno ossigenate.

Parlando di costi, l'idroponica ha un costo di esercizio sicuramente più alto della mera terra, ma a ragione: a parità di illuminazione, l'idroponica di solito rende da due a 10 volte di più delle colture in terra, soprattutto per le piante da foglia (spezie, insalata...). Niente male.
Io ho fatto una lista dei materiali con relativi prezzi così da farvi rendere conto della spesa:
  • Riserva di liquido/pressione, un vecchio boccione da 5 litri di acqua distillata. Riciclata, quindi gratis.
  • Argilla espansa, 10 litri. 4.50€ al merlino; l'uso è di meno di mezzo litro a pianta, quindi circa 25 centesimi a pianta.
  • Concime per piante. 4.90€ al supermercato, confezione da 1 litro. Ovviamente da diluire, è una spesa che non credo superi i 2€ al mese, compresa l'acqua. IMPORTANTE che sia un concime con microelementi, così da essere completo; senza di essi infatti la pianta sarà rachitica, ammesso che cresca.
  • Aeratore per acquari. 9.89€ sulla baia, 2 uscite, 360 litri l'ora e compreso di tubi e pietre diffusorie. Ho preso questo perché in negozio il più economico era a 11€ e 40 litri l'ora (tecnicamente sufficiente per le mie esigenze), ma senza tubi ne pietre. Con questo modello potrei farci crescere piante estese su circa 1 metro quadro, nel caso volessi aumentare la produzione. Il costo di esercizio è di circa 50 centesimi al mese di elettricità.
  • Vecchie bottiglie di plastica. Riciclate, quindi gratis.
  • Supporto in legno anche questo riciclato quindi gratis.
  • Vernice per dipingere vasi e riserva. Riciclata, ma a comprarla non si spendono più di 3-4€.
  • Tubi vari neri in PVC per irrigazione. Costano 50 centesimi al metro e ne serviranno circa 5 metri, forse poco più
  • Timer per illuminotecnica. All'IKEA o al merlino costano tipo 1€ e qualcosa.
Come vedete i costi sono comunque contenuti. Compreso l'aeratore si arriva a 20€ circa. Utili sarebbero un conduttivimetro e un pHametro (anche una cartina rivelatrice è sufficiente, basta che sia scalare e non solo acido/base come il tornasole), ma per esperienza sono finezze per chi ci si butta a pesce. La cartina rivelatrice di pH è invece abbastanza utile, il pH deve essere sempre leggermente acido (6.6-6.8); per correggere il pH si può usare qualche goccia di aceto (abbassa il pH) o un pizzico di bicarbonato (alza il pH).

Per prima cosa bisogna sistemare il sistema di coltura. Serviranno trapano (o qualcosa per forare), una forbice e colla a caldo
Io mi sono ispirato da un progetto modulare visto su Instructables davvero semplice ed economico. Per prima cosa vanno tagliate le bottiglie: meglio usare solo la parte col tappo capovolta, ma io per motivi economici ho usato anche i fondi. Tagliatele in modo che possano contenere circa 2-3 manciate grosse di argilla (circa 700 ml) e dipingetele di nero (brotip: coprendole con carta stagnola si massimizza l'effetto schermo). Poi dipingete di nero anche il boccione.

Ora dovrete forare il tappo di ogni bottiglia (o il fondo se usate anche il fondo come me) e inserirci il tubo in PVC nero cercando di fare in modo che il tubo entri solo di qualche millimetro e in modo piuttosto obbligato; per essere certi che non perda, sigillatelo da fuori con della colla a caldo o del silicone. Nel tappo del boccione fate invece un foro da cui far passare sempre strettamente il tubo dell'aeratore e un buco più grosso da cui devono passare tutti i tubi neri che vanno ai "vasi"; il tubicino dell'aeratore va fatto entrare solo per qualche cm, mentre quelli devi vasi devono arrivare fino in fondo. Poi sigillate tutto con colla a caldo per far mantenere la pressione.

Ora bisogna preparare un supporto: io come vedete nelle foto ho utilizzato un vecchio pezzo di legno, ma si possono anche mantenere sospese con dello spago o qualsiasi altro metodo. Scegliete quello che più vi fa comodo!

Ora bisogna far germinare i semi. Il metodo più semplice è quello di farli germinare in circa 3 cm di terriccio tra due piatti di plastica, dopo averlo bagnato per bene. Quando le piante avranno un paio di foglioline saranno pronte al trapianto. Potete anche comprare le piante già cresciute e trapiantarle dopo aver lavato via accuratamente tutta la terra dalle radici.
Innanzitutto va preparata la soluzione: diluitelo secondo istruzioni e riempite il boccione con la soluzione, abbastanza perché una volta in pressione il tutto il liquido arrivi quasi alla cima dell'argilla espansa (circa 1 diti sotto la cima) presente nei vasi senza però traboccare. Mettete nei vasetti dell'argilla lavata fino ad arrivare a circa 2/3 e delicatamente poneteci la piantina lavata completamente dal terriccio; quindi mettete un ulteriore strato di argilla cosicché spuntino appena appena le foglie. Se avete usato substrati di germinazione neutri come palline di cotone o lana di roccia potrete trapiantare direttamente la piantina con il cubetto.
Quindi collegate tutti i tubi e chiudete bene il boccione.

Questione timer: server per fare un effetto "marea" (l'ebb&flow appunto) all'interno dei vasetti. L'ideale è che abbia step di almeno 30 minuti, meglio se 15. Se avete un 30 minuti impostatelo in modo che l'aeratore sia attivo mezz'ora si e mezz'ora no alternativamente durante tutte le ore di luce, mentre di notte deve fare un ciclo solo; se avete un 15 minuti impostatelo attivo 15 minuti ogni ora durante tutte le ore di luce, mentre di notte deve fare un solo ciclo lungo di 30 minuti.
Questo ciclo continuato è possibile anche con i 30 minuti poiché con questo sistema in pressione una volta che viene raggiunto il massimo, dai tubi passa l'aria trasformandolo in una sorta di temporaneo DWC; ovviamente se potete regolare la portata dell'aeratore (come il mio) l'ideale sarebbe di far salire l'acqua piano piano invece che di colpo.

Ora il gioco è fatto e potete accendere l'aeratore. Con questo sistema le piante crescono molto più in fretta e in salute che in terra, pare. Ergo vi terrò aggiornati sugli sviluppi di questo sistema!

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