mercoledì 12 giugno 2013

Aziendaitalia, un marchio di garanzia. Servizio scadente garantito.

Un vagone marchiato Trenitalia
Avevo già parlato di un'altra azienda con suffisso -italia, e non ne avevo parlato bene. Già, perché in effetti è una schifezza al massimo esponente esattamente come questa azienda: Trenitalia.


Prima di tutto vorrei sottolineare un punto importante, forse chiave di questa piccola analisi: Trenitalia è la monopolista di fatto nel settore ferroviario italiano così come lo è Telecom Italia nel campo delle telecomunicazioni (fortunatamente sta velocemente perdendo terreno rispetto a TUTTI i suoi concorrenti). Questo vuol dire che, per quanto il mercato del trasporto ferroviario sia libero (benché regolamentato, sia chiaro) Trenitalia possiede nei fatti la totalità o quasi dei trasporti su rotaia in questo paese.

Ora, quanti di voi hanno preso un treno di recente? Quanti di voi fanno i pendolari (magari nelle zone di Milano, Roma o nel sud Italia)? Sicuramente molti, e ci scommetto una cassa di birra che la soddisfazione per il servizio ottenuto è decisamente sotto i tacchi.

Questo perché il servizio di Trenitalia FA SCHIFO AL CUBO. I treni più frequentati (ovvero i regionali) sono in ritardo almeno 3 volte su 4 di almeno una decina di minuti (la tratta Milano-Piacenza nel 2010 ha raggiunto lo sconfortante record di 100% di regionali in ritardo), spesso intorno alla mezz'ora; i vagoni sono sporchi, veramente sporchi (secondo una indagine di un istituto europeo, circa dei treni regionali italiani risultano avere 10 volte più polvere sui sedili rispetto allo standard di legge. E difatti l'89% dei pendolari sulla tratta Bergamo-Treviglio-Milano lamenta pesanti disservizi in questo ambito), tanto da aver spesso qualche riserbo a sedersi sui sedili.

Ma tutto questo non basta. A questo servizio desolante si aggiungono prezzi assolutamente ingiustificati (nel Regno Unito e in Germania per esempio i treni costano mediamente dal 50 al 200% in più dei nostri. Ma provate a salirci e non vi lamenterete troppo del prezzo pagato, ve lo assicuro) ed esorbitanti. Vi faccio un esempio pratico:
Per andare da Bergamo (diciamo non città ma immediata periferia della stessa) agli Spedali Civili di Brescia ad esempio, con il trasporto pubblico si spendono 1,80€ per l'urbano di Bergamo, 1,40€ per l'urbano di Brescia e 4,80€ di treno, per un totale di 8€ esatti e circa 1 ora e mezza di viaggio. Ora, quanto costa fare la stessa tratta in auto? 3,15€ di casello autostradale e circa 5,20€ di benzina, per un totale di 8,35€ ma solo 55 minuti di viaggio; se non si sceglie l'autostrada (così come non si sceglie un treno veloce), l'auto è persino più economica del treno! A conti fatti insomma il trasporto pubblico è diventato oramai più costoso di quello privato di un bel pezzo, oltre che avere l'ovvio inconveniente di essere più scomodo.

Insomma, chi potendo sceglierebbe di usare qualcosa di più scomodo E ANCHE più costoso? Ovviamente nessuno, difatti il trasporto pubblico in Italia è un pezzo da museo, utilizzato solo da chi non può permettersene uno privato. E paradossalmente questo costa loro di più!
Per fortuna si stanno diffondendo sempre di più alternative ad entrambe le soluzioni, quali il carpooling.

Con l'avvento delle compagnie aeree low cost inoltre, un sistema ferroviario sano avrebbe potuto tamponare le perdite del trasporto di breve tratta offrendo le lunghe tratte a prezzi più vantaggiosi di quelli aerei. Invece no. Nella tratta Milano-Bari per esempio, il prezzo ferroviario più economico è di NOVANTADUE EURO per una durata di 7 ore e 45 minuti. Il prezzo del biglietto aereo più economico nei prossimi giorni (quindi comprato all'ultimo) è di 83€, addirittura ANDATA E RITORNO per una durata di 1 ora e 35 minuti (diciamo 3 comprese le procedure aeroportuali). La cosa è assolutamente insensata, spendendo meno del treno sola andata e mettendoci meno tempo posso addirittura fare l'andata e ritorno. Per quello almeno se ne sono accorti, lanciando le tariffe promozionali Economy e Super Economy che sono circa a pari con i costi aerei, anche se ovviamente sono offerte limitatissime.

In sostanza Trenitalia continuerà a farsi i suoi porci comodi ancora per poco: con la diffusione sempre più capillare di metano e GPL (e si spera dell'elettrico) il privato costa sempre meno del pubblico ed è più confortevole, mentre con la diffusione delle low cost il trasporto aereo è molto più economico e confortevole delle baracche semoventi che Trenitalia spaccia per convogli ferroviari.

Per questi motivi (e avversione personale per motivi di lavoro) cerco di evitare come la peste i treni, benché il trasporto pubblico sia utile e necessario.

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