domenica 5 gennaio 2014

Il risparmio impossibile

È parecchio che bazzico sulla rete in siti e forum di fai da te, ma mai prima d'ora mi era venuto in mente di farmi in casa un combustibile che non fosse il carbone.
L'idea mi è nata per caso guardando il bidoncino degli olii esausti che a casa vengono diligentemente raccolti e poi portati al riciclo: sono grassi, posso saponificarli e prendere due piccioni con una fava!
La fortuna però mi ha dato una mano e cercando istruzioni su internet ho trovato una guida migliore, per trasformare gli olii vegetali esausti in un carburante: il biodiesel.



Il sistema è relativamente semplice: si scalda l'olio per aumentarne la fluidità e per attivare la reazione e si aggiunge una quantità ragionata di una base forte (soda caustica in genere, o potassa caustica) e di un alcool primario (metilico o raramente etilico). I prodotti di reazione sono due e semplici: il biodiesel e (utile per me dato che era il mio primo obiettivo) glicerina, che si può usare per fare il sapone. Dopo averli separati (per semplice decantazione) si lava il biodiesel con acqua e voilà, carburante a costo minimo


Ora, prima di avventurarmi in una spiegazione dettagliata della mia esperienza (che è stata solo una prova) voglio spiegarvi perché ho intitolato questo post in questo modo.

Posto il fatto che l'olio esausto è gratis (riciclo), la soda caustica costa circa 2€ al kg in ferramenta, e se ne usa pochissima (dai 4 ai 9 grammi per litro) quindi incide per circa 1-2 centesimi, il maggior costo è dato dall'alcool metilico, che si trova nei negozi di modellismo a circa 1,6€ al litro, e dall'energia per riscaldare l'olio.


Ora, visto che per ogni litro di olio si usano 200ml di alcool e circa 6-8 centesimi di energia, il costo del biodiesel prodotto si aggira tra i 40 e i 60 centesimi al litro. Se privo di impurità può essere usato tranquillamente per l'auto avendo un risparmio netto che varia dal 50 all' 80% (variabile ma comunque altissimo!) rispetto al gasolio convenzionale.

In Italia però se lo fate siete dei fuorilegge. Perché? Perché in questo modo state aggirando l'accisa sui carburanti, che se pagata ci farebbe lievitare il costo a tal punto che non sarebbe più conveniente produrlo, nemmeno facendosi pagare per lo smaltimento degli olii esausti da ristoranti e fast-food.

Quindi se volete farlo io vi consiglio di provarci perché comunque si dà nuova vita ad un rifiuto ed in più può essere usato come combustibile in lampade a gasolio (tipo le tiki, quelle affascinanti torce da festa sulla spiaggia) e in mille altri modi, comunque non consentiti dalla legge... Anche se non credo che la finanza faccia un blitz a casa vostra per un paio di litri di gasolio per illuminare il giardino a ferragosto.

A presto con la piccola guida!

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