lunedì 13 maggio 2013

Cucina albanese: qofte

Dopo un po' di tempo di stop, voglio tornare a scrivere con un post-ricetta per un piatto tipico albanese, le qofte (pronucia approssimativa: ciòfte). Queste polpette spesso si presentano come piccole salsiccette spellate, venendo spesso confuse con delle salsicce, appunto.
Questo piatto è di una semplicità estrema, poco più complesso che fare una svizzera ma molto, molto più gustoso. Vi assicuro che il profumo delle qofte che cuociono è una vera droga.

Iniziamo dall'ingrediente principale, la carne. Per questo tipo di polpette l'ideale sarebbe usare un macinato misto vitello/agnello in parti uguali, ma considerato che non sempre è facile trovare l'agnello a un buon prezzo, anche il 100% vitello può andare. L'importante è non utilizzare carni bianche o maiale, non sono adatte per questo tipo di preparazione.

Ingedienti:
  • 400 g di macinato misto vitello/agnello in parti uguali o 400 g di macinato di vitello
  • 60 g di strutto
  • tre cucchiai di farina bianca o due di farina e uno di pan grattato
  • un cucchiaino abbondante di sale
  • un cucchiaino di pepe nero
  • un cucchiaino di paprika dolce e uno di paprika forte o, in alternativa, uno e mezzo di dolce e mezzo di peperoncino piccante
  • un cucchiaino di origano
Io sono abituato a speziare molto i piatti, quindi il mio cucchiaino è colmo invece che raso, ma devo dire che in questa ricetta è una dose adatta.

La preparazione è di una semplicità estrema: impastate bene tutti gli ingredienti e date la forma di piccole salsicce. Prima di cuocere, se sono troppo molli (capita se la carne era ancora intrisa di sangue o scongelata) potete passare in congelatore per una ventina di minuti per fargli prendere consistenza. Quindi fateli saltare in padella con un olio caldo (non abbondante ma che dia una bella doratura alla carne) per qualche minuto, fino a che non fanno un crosticina leggera e bruna (un po' come la carne alla brace per intenderci).

Sono uno piatto che ai picnic fa un figurone, sia caldo che freddo. Accompagnato con la tarator (che è un altro nome per l'ellenicissima tzatziki) poi è una cosa sublime. Un consiglio? Preparateli a casa e cuoceteli al momento: a breve vi farò un post su come costruire un fornello ad alcool da campeggio senza spendere un euro e potrete sfoggiare le vostre doti culinarie anche all'aperto.

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