martedì 5 febbraio 2013

Homebrewing, la birra fatta in casa

Il kit per l'homebrewing della Mr.Malt
Come promesso ecco una guida semplice e veloce per farsi la birra in casa risparmiando anche un bel po'di soldi (e non solo sul bere: sapete che bella figura regalare un paio di bottiglie di birra fatta in casa?).


Per prima cosa bisogna attrezzarsi. Oltre ad una pentola e al lavandino, sono ovviamente necessari un kit per cominciare e ovviamente... le bottiglie!
Ora, ovviamente potreste comprarle ma perché spendere soldi inutilmente? Oggi come oggi il vetro non è più a rendere, quindi basta tenere da parte le bottiglie di birra vuote dopo averle bevute lavandole accuratamente. Quante bottiglie ci vogliono? Il conto è presto fatto: ogni cotta sono circa 23 litri e con bottiglie da 66cl ci vogliono circa 35 bottiglie. Quindi iniziate a tenerle da parte!

Parlando del kit, io consiglio questo della Mr.Malt. Perché questo e non il più economico da 65€? Per il tappatore. Quello a martello del kit più economico è una cagata pazzesca [cit.]: dovrete dare martellate su un supporto di vetro sperando che non si rompa (e mediamente almeno una bottiglia su 15 si sbecca, se non rompersi del tutto) e vi ritroverete a bestemmiare in tutte le lingue del pianeta dialetti compresi ritrovandovi a pagare 15€ per comprarvi il tappatore a doppia leva separatamente. Tanto vale togliersi il pensiero e spendere 5€ di più per avere direttamente quello a doppia leva. Per il resto il kit è identico, ed entrambi hanno una latta di malto per fare la prima cotta. Dentro troverete anche una confezione di tappi a corona (da 50 o da 100, no ricordo, comunque più che sufficienti per una cotta), una confezione di detersivo igienizzante (una volta terminato potrete sostituirlo con del comunissimo detersivo per i piatti o per lavastoviglie) e una di igienizzante (metabisolfito di potassio in genere. Se ne usano un paio di cucchiaini per ogni cotta, cosicché la confezione originale vi durerà per almeno 2-300 litri di birra, e una confezione da 250ml a 8€ vi durerà per ANNI, quindi il costo è infinitesimale. Forse costa di più l'acqua).

Quando fare la birra
A seconda del tipo di birra e del locale in cui potrete tenerla a fermentare, il periodo migliore va da circa settembre all'inizio di maggio. Perché questo? Perché i lieviti da birra si distinguono in due grosse categorie che hanno dei range di temperatura ottimali per proliferare e complessivamente vanno dai 5 ai 25°C, temperatura che deve rimanere il più possibile costante: da evitare quindi di lasciare il fermentatore o davanti ai termosifoni o vicino ad una finestra.

Scelta della birra
Ovviamente tutto dipende dai vostri gusti e ogni malto ha la sua particolarità. Io consiglio di acquistare le latte di estratto di malto (come quella che trovate nel kit) perché fare la birra a partire dai cereali maltati è molto più dispendioso in termini di attrezzatura e tempo, ma se avete la passione e vi piace sperimentare ve lo consiglio. Il prezzo al litro usando i cereali è inferiore ovviamente a quello dell'estratto di malto, ma il lavoro dietro per la preparazione e il molto maggiore costo delle attrezzature non fa valere la candela.
Per comodità illustrerò la ricetta sfruttando quella del kit base così da semplificare la prima cotta.


Pulire bottiglie e attrezzatura
Ovviamente bisogna pulire e sterilizzare tutto quanto prima di cominciare. Le bottiglie si possono lavare e sterilizzare mentre la birra fermenta così da non dover fare due cose contemporaneamente.
Bottiglie
Prima di tutto, bisogna lavare a fondo le bottiglie. Credo che non ci siano bisogno di spiegazioni qua, bisogna semplicemente lavarle accuratamente con la soluzione detergente (o del semplice detersivo per i piatti) e lasciare ad asciugare a testa in giù per far scorrere fuori tutta l'acqua; vi consiglio di rimuovere bene anche le etichette, ma giusto per estetica! Una volta tolte le etichette poi per lavare le bottiglie e farle asciugare con una semplicità ESTREMA basta infilarle capovolte in lavastoviglie (tipo incastrandole sui rebbi reggipiatti) e fare un ciclo di lavaggio breve.
Per sterilizzarle il sistema è molto semplice: sciogliete un cucchiaino della soluzione sterilizzante (metabisolfito di potassio in genere, o qualsiasi sterilizzante includano nel kit ora) in un bicchiere di acqua fredda e versatelo nella prima bottiglia aiutandovi con un imbuto; poi agitate bene la bottiglia per una quindicina di secondi (devo dirvelo di tapparla o è ovvio? Non si sa mai...) e con l'imbuto versatela nella seconda bottiglia, mettendo la prima a scolare a testa in giù per eliminare i residui di sanificante e ripetete l'operazione per tutte le bottiglie usando sempre la stessa soluzione. Se le sanitizzate qualche giorno prima di imbottigliare, potete tapparle con della pellicola da cucina per evitare di contaminarle in attesa dell'imbottigliamento.
Attrezzatura
Stesso discorso, va lavata a fondo con il detersivo avendo cura di risciacquare sempre a fondo tutto quanto. Lavate quindi il fermentatore, la pentola, il mestolo e il gorgogliatore e lasciate ad asciugare.
La sanificazione può essere evitata per la pentola (tanto ci cuocete il mosto) e il gorgogliatore (che verrà poi riempito di soluzione sanificante), ma è indispensabile per mestolo e fermentatore. Sciogliete quindi due cucchiaini di sterilizzante in mezzo litro d'acqua fredda e versatela nel vostro bidone facendola scorrere sul mestolo così da sanitizzarlo. Poi tappare il fermentatore e agitatelo per un minuto, poi svuotatelo e lasciatelo ad asciugare a testa in giù (anche il tappo!) per una mezz'oretta.

Preparare il mosto
Ecco il momento clou dell'homebrewing, la preparazione del mosto! Allora, per cominciare sappiate che vi serve una pentola piuttosto capiente, direi sui 7-8 litri.

Per prima cosa immergete la latta di malto in acqua molto calda per una dozzina di minuti così da fluidificare il malto e nel frattempo mettete 3 litri di acqua a bollire nella pentola. Una volta bollente, riducete il fuoco al minimo e versate il malto nell'acqua, recuperando bene tutto quanto l'estratto versando un po' d'acqua nella latta.

A questo punto si possono aggiungere degli zuccheri addizionali per cambiare il sapore, il colore e il grado alcoolico della birra, e potete usare i più svariati: dal semplice zucchero bianco, al malto secco, al miele (sterilizzatelo in forno a 50°C per una ventina di minuti prima di versarlo), allo sciroppo d'acero. Aggiungere zuccheri alla birra aumenterà il cosiddetto grado Plato, che indica la densità di zucchero della birra ed è quello che serve per distinguere una birra nelle varie categorie (analcolica, leggera e birra, con le ulteriori birra speciale e birra doppio malto). Vi consiglio di non superare con lo zucchero aggiuntivo il peso dell'estratto di malto: ovvero se la vostra era una latta da 1.8kg, non aggiungete più di 1,8kg di zucchero; le dosi più indicate secondo me sono di 1kg per lo zucchero, 6 etti per il malto secco e non più di 4 etti per gli sciroppi (miele, sciroppo d'acero etc.). Il malto è già luppolato, non preoccupatevi di questo essenziale ingrediente.

Ora mescolate a fuoco minimo fino a che lo zucchero non si è sciolto completamente. Vi consiglio di impugnare il mestolo il più distante possibile dalla paletta per ragioni igieniche. Una volta sciolto, il mosto deve raffreddare; preferibilmente in fretta e senza prendere aria. Il sistema più comodo è di far raffreddare il la pentola aperta per una mezz'ora, per poi coprirla e metterla a bagno con acqua e ghiaccio nel lavello per un paio d'ore, finché la temperatura del mosto non si è abbassata fino circa la temperatura ambiente: se non avete un termometro (il quale va ovviamente sanitizzato, se avete intenzione di usarlo) basta tirare fuori dall'acqua la pentola per una decina di minuti e poi toccarla all'esterno per sentire se la temperatura è accettabile.

Riempire il fermentatore
Per prima cosa bisogna mettere circa 5 litri di acqua fredda (se il mosto è ancora tiepido potete usare acqua molto fredda) nel fermentatore e in seguito versarci dentro il mosto. Per quanto sembri facile, questa operazione è piuttosto complicata perché l'imboccatura del fermentatore è abbastanza stretta e si rischia di rovesciare parecchio mosto fuori, sprecandolo. Il metodo più semplice è quello di usare una pentola alta e stretta (tipo le spaghettiere) oppure usare un mestolo da minestra (da lavare e sanitizzare, ovviamente!) e versare il mosto pian piano. Io consiglio questo metodo soprattutto perché consente di iniziare a lavorare prima sul mosto poiché si raffredda pian piano mentre lo versate.

Una volta versato tutto il mosto, bisogna riempire il fermentatore di acqua fredda fino a raggiungere i 23 litri. L'acqua del rubinetto esce già ben ossigenata se usate un frangigetto (che vi fa pure risparmiare), facilitandovi la vita perché migliora l'ossigenazione del mosto. Se non avete un frangigetto, dovrete armarvi di buona volontà e tappando il fermentatore lo si scuote energicamente.

A questo punto si attende che il mosto nel fermentatore raggiunga i 20°C circa, poi si versa il lievito in polvere (la bustina è venduta insieme al malto) e si mescola energicamente per sciogliere bene il lievito.

Il fermentatore ora va tappato in modo saldo e sul tappo va messo il gorgogliatore. Una volta fatto ciò versate un poco di soluzione sanitizzante (ne serve davvero poca, basta tenerne da parte un pochino quando si lava l'attrezzatura) nel gorgogliatore avendo cura che questo NON finisca nel mosto. Per verificare che il fermentatore sia ben chiuso si può fare un semplicissimo controllo: schiacciate LEGGERMENTE il bidone ai lati e guardate il gorgogliatore: se il livello della soluzione si muove, è ben chiuso.

Iniziare la fermentazione
Ora la birra dovrà fermentare, ma ci sono due possibilità a seconda del lievito usato (trovare maggiori indicazioni sulla bustina del lievito stesso o sulla latta di malto, ogni lievito è diverso): può essere ad alta o bassa fermentazione. In entrambi i casi però il fermentatore non dovrà essere più mosso fino al completo imbottigliamento.
Alta fermentazione
È il caso più probabile, quasi tutti i lieviti venduti con gli estratti sono ad alta fermentazione. In questo caso dovrete riporre il fermentatore in un luogo dove non ci siano grossi sbalzi termici e la temperatura si mantenga quindi costante intorno ai 20-22°C. Qui la birra dovrà fermentare per una decina di giorni e la vedrete bella attiva sentendo che il gorgogliatore, appunto, gorgoglia per fare uscire l'anidride carbonica prodotta dai lieviti.
Bassa fermentazione
Meno probabile che abbiate un lievito a bassa fermentazione, ma sempre una possiblità. In questo caso valgono sempre le regole di cui sopra, tranne che la temperatura deve rimanere costante intorno ai 10°C i tempi di fermentazioni si allungano fino a 15-20 giorni e più.

In entrambi i casi la fermentazione termina in modo evidente: il gorgogliatore smette di borbottare. Per controllare che sia effettivamente terminata, allentate il coperchio (senza aprirlo del tutto) e tramite il rubinetto riempite piano piano il cilindro di plastica per 2/3 (fate attenzione che non venga risucchiata nella birra la soluzione del gorgogliatore. Se così è, allentate di più il tappo) e inseritevi il densimetro. Vedrete che la densità della birra sarà tra i 1000 e i 1010 e nella fascia colorata con scritto "BOTTLE", il cui significato è piuttosto evidente. La birra usata per la misurazione va buttata e non rimessa nel fermentatore, ricordatelo.

Imbottigliamento
Ora aprite il fermentatore ma lasciatevi il tappo appoggiato avendo cura di rimuovere il gorgogliatore delicatamente per non far cadere della soluzione nella birra.
Prendete quindi le bottiglie una ad una e versateci dentro un misurino di zucchero ognuna (circa 7g). La quantità di zucchero può essere aumentata o diminuita a seconda se preferiate una birra molto o poco frizzante; una piccola quantità di zucchero (almeno 3g) va però sempre messa per attivare la fermentazione secondaria. Perché lo zucchero va messo prima della birra e non dopo? Perché sennò otterrete lo stesso effetto che versare una mentos in una bottiglia di coca-cola. Gran poco simpatico perché si spreca birra e si bestemmia per pulire.

Riempite quindi le bottiglie piano piano fino a 3 cm circa dall'imboccatura, avendo cura di tenerla inclinata quel tanto da far correre la birra lungo le pareti della bottiglia; prendevi anche un paio di minuti a bottiglia così da non riempire le bottiglie di schiuma e basta.

Ora bisogna tappare le bottiglie, ed è un operazione da fare in due: uno tiene ferma la bottiglia, l'altro la tappa con il tappatore a doppia leva. Il tappo va messo sulla tappatrice (ha una apposita asticella magnetica) e quindi appoggiato sulla bottiglia e tappato abbassando le leve, un po' come quando si tira fuori un turacciolo dalla bottiglia di vino con un cavatappi. Solo che questa i tappi che li mette. Una volta tappate, agitate un paio di volte le bottiglie per far sciogliere bene lo zucchero.

Maturazione
Ora la birra deve maturare, rigorosamente con le bottiglie in verticale e in un luogo al riparo dalla luce. Tenete le bottiglie per qualche giorno alla stessa temperatura prevista dal lievito (vedi "iniziare la fermentazione") e poi riponetele per un paio di settimane almeno in un luogo fresco, come una cantina o il garage.

La birra si può bere dopo un paio di settimane, ma trovo che il sapore migliore lo acquistino tutte tra le 6 settimane e i 6 mesi di maturazione. Quanto alla scadenza, i produttori affermano che si possono conservare per un paio d'anni senza perdere troppa qualità, ma non essendo pastorizzata ne microfiltrata è meglio consumarla entro gli 8-12 mesi dall'imbottigliamento. Ma vi assicuro che finirà molto prima...

Facendo una analisi dei costi, un litro di birra viene a costare tra i 50 e gli 80 centesimi al litro, ovvero tra i 35 e i 50 centesimi a bottiglia grossomodo. Qua da me le birre più economiche (evito di considerare le birre da discount che sono peggio che imbevibili, anche se comunque si risparmia parecchio pure rispetto a queste) sono la moretti e la peroni, entrambe a 1.74€ al litro. Tutte le altre birre vanno dai 2 ai 3€ per salire per le birre un po' più ricercate. Questo significa risparmiare minimo 1-1.20€ e più su ogni litro di birra, e non è poco: se contate due bottiglie di birra a settimana (una per la pizzetta e l'altra da gustarsi guardando la partita nel fine settimana per dire) si risparmiano dagli 8-10€ al mese a salire se compravate birra economica. Se invece eravate abituati anche solo ad una birra da 2.50€ al litro, il risparmio sale già a circa 15€ al mese, ovvero 180€ l'anno, che non sono pochi (ci mangia per un mesetto, anche più se si fa economia). E non vi dico la soddisfazione di invitare gli amici a casa per una pizza (rigorosamente fatta in casa!), tirare fuori le bottiglie dal frigo e mostrare orgogliosi la propria birra, orgoglio che cresce agli apprezzamenti che certamente seguiranno.

Appena possibile completerò l'articolo con delle immagini per migliorare la guida.

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